Il Carnevale di Viareggio 1976 raccontato dai bozzetti dei carri e delle mascherate


VIAREGGIO – Il Centro Studi del Museo del Carnevale, nel contesto delle iniziative per la valorizzazione delle peculiari caratteristiche che formano gli aspetti tradizionali e culturali della festa viareggina, propone la mostra “Viareggio Carnevale 1976”, allestita nei locali del Museo del Carnevale da sabato  19 settembre a domenica 11 ottobre, che presenta i bozzetti delle costruzioni che quarant’anni fa sfilarono sui viali a mare.  Il Carnevale di quell’anno, presentato dallo slogan “Verso il Duemila”, evidenziando che “mentre in altre città che vantavano illustri tradizioni come la nostra gli entusiasmi si sono nel tempo affievoliti, il Carnevale di Viareggio non ha mai accusato stanchezza né malesseri particolari; anzi oggi guarda con impazienza al Duemila”. Nel 1976, dal 15 febbraio al 2 marzo, nei corsi mascherati  sfilarono 8 carri di prima categoria, 6 di seconda e 5 mascherate in gruppo. I carri “grandi”: “L’esorcista” di Silvano Avanzini, “Ventimila beghe sotto il mare” di Sergio Baroni, “I grandi in maschera” di Arnaldo Galli, “Se ci sei batti un colpo” di Renato Galli, “Carnevale al D.D.T.” di Giovanni Lazzarini, “Il più grande spettacolo” di Nilo Lenci, “Continenti e pupazzi” di Ademaro Musetti, “Questo matrimonio non s’ha da fare” di Carlo Vannucci. I carri “piccoli”: “L’altalena” di Davino Barsella, “Cabaret” di Sergio Barsella, “Ma dov’è questa crisi” di Eros Canova, “La domenica sportiva” di Amedeo Mallegni, “Ed ora…liscio” di Giuseppe Palmerini, “La ripresa” di Renato Verlanti. Le mascherate: “I conservatori” di Carlo Bomberini, “Re, fanti, regine” di Guidubaldo Francesconi, “Metti una sera a cena” di Paolo Lazzari, “Fantasmi di ieri e di oggi” di Giovanni Pardini, “I mangiatutto” di Angelo Romani. E’ possibile visitare la mostra, ad ingresso libero, dal giovedì alla domenica, dalle ore 16,00 alle ore 19,00

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